E’ il vero cercatore della prima edizione di The Busker. La sua musica nasce dall’ingegno: suona la washboard, indossa i ditali della nonna, usa i cucchiai e il porta-tabacco. La sua radice blues è un regalo di famiglia e il suo nome la dice lunga in fatto di musica dell’anima. Ha un carattere riservato e quando non lavora fra i vini si nasconde dietro la batteria. Ma quando suona davanti ai passanti non ci sono più pareti. Cerca di continuo la gente e il dialogo. E’ il bello della strada – dice lui – e noi gli crediamo.
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